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Santiago
Pubblicato 24/02/2025
Mi chiamo Santiago, ho 38 anni, sono muscoloso e peloso. È successo tutto una settimana fa alla palestra Iron Man di Leo, dove mi alleno tutti i giorni. Un mercoledì sera, dopo due ore di pesi liberi e un'ora di cyclette, ero esausto ma carico. Erano le 23.45, quasi l'ora di chiusura. Quando sono sceso negli spogliatoi, ho pensato di farmi una doccia veloce e di tornare a casa. La mia ragazza mi aspettava per saltarmi addosso: adora quando torno a casa arrapato.

Ma negli spogliatoi, vuoti a quell'ora, si presentarono due ragazzi: Alex, biondo e magro, e Ronald, muscoloso come me. "Ciao, anche noi siamo in ritardo", dissi. Alex sorrise con cattiveria: "Sembri Ercole". Ci stringemmo la mano, poi Ronald mi afferrò e mi baciò direttamente, con la lingua in gola, al sapore di erba e menta. Cercai di allontanarmi, ma Alex mi bloccò le braccia e annusò le mie ascelle sudate prima di leccarle per bene. Il mio cazzo si stava indurendo nel sospensorio, mio malgrado.

Ronald mi liberò, senza fiato. "Mi hai baciato, bastardo", urlai. "E mi hai mangiato le ascelle!". Ma poi Ronald mi sollevò, il mio cazzo davanti ad Alex, il mio culo in faccia. Alex mi ha abbassato il sospensorio e mi ha succhiato mentre Ronald mi leccava il buco. Venni rapidamente nella bocca di Alex, sbalordito. Poi mi hanno succhiato i capezzoli, sensibili dopo lo sforzo, e mi è tornato duro.

Su una panchina, a culo all'aria, Alex mi scopò per primo, lentamente, poi Ronald prese il sopravvento, riempiendomi dei suoi succhi. Con mia grande sorpresa, eiaculai una seconda volta senza che nessuno mi toccasse il cazzo: una cosa pazzesca. "Se la mia ragazza potesse vedere questo...", ringhiai. Dopo una doccia, a turno mi riportarono alla panchina. Mi chiesi quando sarei finalmente arrivato a casa.